28 novembre 2013

Argo: chi era costei?


Li chiamarono Argonauti, nel mito greco erano gli eroi che a bordo della nave Argo guidata da Giasone presero parte all'avventuroso viaggio alla ricerca del Vello d’oro, passando attraverso le terre della Colchide.


E certo che la nave e il viaggio sono dei potenti simboli della vita e del percorso che intraprendiamo, a volte calmo e sereno, a volte spinto dal vento in una tempesta dalla quale pare non uscire più. 

La mia Argo ha avuto un brusco cambio di rotta l’ultima sera di novembre di due anni fa, quando da un parto iniziato in una meravigliosa vasca di acqua calda  – che pareva mancasse solo lo champagne per festeggiare l’imminente lieto  evento! – sono passata al reparto di neonatologia con una bimba meravigliosa e sorridente, ma con in tasca problemi di allattamento e un test del dna in attesa di responso. Un percorso in salita, dove, per lunghi tratti, ho quasi dimenticato il motto “cantare e ridere anche nelle difficoltà, ma che, lentamente, mi ha aperto nuovi orizzonti che sono sempre in divenire.

Visto essere mamma significa provare a conciliare lavoro e maternità mi ero messa in testa di mettere a posto il mio curriculum, ma poi ho mi sono fatta prendere la mano e siccome sono giornalista pubblicista ho deciso: un blog è praticamente un curriculum sempre in aggiornamento! E  così ho pensato di condividere alcune esperienze, interviste, idee, alla ricerca di una consapevolezza che pare sfuggire sempre.  

Sia chiaro, non sono una mamma da pasta di sale e 100 idee per passare un pomeriggio di pioggia con i bambini che, diciamo la verità, pare non finire mai. E visto che nel frattempo mi sono trasferita nel (piccolo) paese romagnolo di Savignano – quello in cui, pare, Cesare passò il Rubicone – mi pare giusto concludere il primo post con una frase adeguata: “alea iacta est”, che sia lanciato il dado!

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