28 aprile 2014

Regali di compleanno per maschi

Mi sono scoperta maschilista e la cosa non mi va giù. Il fatto è che Bianca è stata invitata al compleanno di un suo compagno maschio del nido, così siamo andate in missione regalo in un negozio qui nel (piccolo) paese di Savignano. Mi sono accorta che istintivamente la mia scelta andava verso qualcosa che avesse a che fare con: avventura, dinosauri, pirati.



Non ci siamo, ho pensato. Ma non mi ero ripromessa di non fare differenze di genere? Guarda caso, proprio qualche giorno fa su La Stampa c'era un articolo in cui si affermava che "la lunga lotta per l'emancipazione femminile non ha ancora scardinato uno dei baluardi della differenza di genere: il negozio di giocattoli". A quanto pare ai maschi dai 3 ai 5 anni piacciono, in ordine di preferenze: automobiline e trenini, costruzioni e puzzle, disegnare e colorare, giochi di movimento. Per le bambini della stessa età le preferenze sono: bambole, disegnare e fare collage, pupazzi e peluches, costruzioni e puzzle, giochi di movimento.

Mi viene in mente che mentre ero al parco, qualche giorno, fa ho notato un bimbo poco più piccolo di Bianca che scorazzava dietro a un pallone; la mia piccola, incoraggiata a farlo, si è dimostrata decisamente più impacciata. L'altra mamma ha commentato: "Per forza, il mio è un maschio! Dagli una palla e lo fai felice!". 

La differenza di genere è una cosa culturale o naturale? O –  visto che il pensiero dualistico non porta molto in là – un mix variegato tra le due? Il pedagogista Ernesto Saracino, da me interrogato per Il Salvaeuro sull'esistenza di giochi di genere, aveva così risposto: "Nella nostra società c'è questa tendenza, alla bimba si regala la cucina finta e al maschio l'attrezzatura da falegname. In un asilo d'infanzia se si fanno due angoli tendenzialmente i maschi vanno da una parte e le femmine dall'altra, però poi si mescolano senza problemi. Ci può essere uno stereotipo dato dal fatto che le bimbe vedono la mamma cucinare e i babbi riparare le cose in casa, ma ci sono delle coppie in cui i ruoli sono ribaltati e condivisi. A volte i genitori si preoccupano perché il figlio maschio vuole giocare con le bambole, ma non c'è niente di male. Le bambine, poi, se hanno un carattere grintoso, giocheranno comunque alla guerra".

Negli Stati Uniti, ma anche in Inghilterra e Australia, stanno nascendo comitati di genitori che chiedono a chi fa prodotti per bambini di non differenziarli più tra maschili e femminili, che so, mettere sullo stesso tipo di palla le principesse per le bimbe e le tartarughe Ninja per i maschi. E in Italia? I giocattoli differenziati la fanno da padrone? O spesso è il negoziante, anche lui vittima di un retaggio culturale, a indirizzare verso un tipo di oggetto più adatto a maschi o femmine?

Nel frattempo posso dirvi che la scelta del regalo di compleanno è ricaduta su un libro, una dolcissima fiaba della buonanotte con protagonista un coniglietto, apprezzato mi sembra. Per ora la differenza di genere non mi ha avuta…

4 commenti:

  1. Secondo me la differenza di genere nei giochi ha matrice culturale. Lo vedo con mia figlia e il mio nipotino coetanei (3 anni). Lasciati liberi di giocare nella loro stanza con giochi di tutti i tipi, non fanno differenza fra giochi maschili e femminili. Mia figlia adora smontare l'automobile e rimontarla come fa il meccanico e mio nipote si diverte a spingere il passeggino, facendo finta di essere il papà del bambolotto. Dopo un po' invertono i giochi e poi cambiano di nuovo, il divertimento è sempre lo stesso, anche per me che li osservo ;-).
    Ketty

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  2. Ciao, ti abbiamo nominata nella nostra classifica Top of the Post;-)
    http://chevitafarelamamma.blogspot.it/2014/05/top-of-post-5-settimana-28-aprile-5.html?m=0

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  3. Non so, io credo che comunque ci sia un istinto naturale nel voler imitare il genitore del proprio sesso...
    Credo che siamo noi ad influenzare i loro giochi, non tanto con la scelta dei giochi in sè, ma con l'esempio che diamo ai nostri figli nella vita quotidiana.
    Ad esempio il mio maschietto preferisce giocare con attrezzi e macchinine, ma non disdegna di giocare a cucinare, cioè fa quello che fa mio marito: attrezzi e macchine, ma se c'è bisogno di cucinare lo fa!

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