23 maggio 2014

Maggiordomi si nasce o si diventa?

Sa fare tutto, ma non è tenuto a fare niente. Sapete chi è? Il maggiordomo. L'ho scoperto da poco: una mia ex compagna di scuola si è trasferita a Verona per seguire il suo compagno lasciando il lavoro e, dopo essersi scontrata con le difficoltà di trovarne uno nuovo, ha deciso di iscriversi proprio a un corso per maggiordomi. La curiosità era troppa, le ho fatto qualche domanda!

Anthony Hopkins e Emma Thompson, Quel che resta del giorno

Marina, come mai hai deciso di fare il corso?
Mi ha incuriosito una trasmissione alla radio in cui la presidente dell'Associazione Italiana Maggiordomi parlava di questa figura professionale che deve avere delle caratteristiche di riservatezza, integrità, confidenzialità, rispetto, flessibilità, dedizione al lavoro. Deve essere discreto e impeccabile e la sua presenza non deve essere invasiva. 


Marina Rosetti

Com'era articolato il corso?
Si è trattato di un corso di 350 ore finanziato dalla Regione Veneto con tantissimi argomenti declinati dall'Associazione Maggiordomi: il comportamento che deve tenere il maggiordomo – o butler, in inglese – nozioni di galateo, lezioni di cucito, su come si gestisce un viaggio, quali documenti servono, come si fa una valigia, come si puliscono gli ottoni… davvero tante cose. Lo sapevi che il primo compito di un maggiordomo che entra in una casa è di fare l'inventario? Deve sapere cosa c'è in casa e deve saperlo mantenere. In questo mi sono state utili i miei anni di lavoro amministrativo; per esempio il butler, quando prepara la valigia perché il padrone di casa si sposta da una residenza all'altra, deve sapere esattamente cosa ci mette e preparare delle bolle, una sorta di scarico e  carico merci! E poi abbiamo fatto corsi di trucco, immagine, cucina – e qui sono stata avvantaggiata, ho la qualifica di cuoco –, difesa personale. Il maggiordomo deve conoscere alla perfezione la mise en place e deve tenere un registro degli ospiti, segnando cosa è stato servito durante i pranzi e  le cene e quali abiti si sono indossati.

Siamo abituati a pensare al maggiordomo come ci viene proposto nei film, penso a Anthony Hopkins in Quel che resta del giorno o l'inespressivo Lurch della Famiglia Addams, è così?
Direi di no, anche se l'aplomb è quello giusto. Il maggiordomo è il gentleman del gentleman, il direttore della casa, spetta a lui assumere o licenziare il personale di servizio, dirigere i lavori della cucina e del giardino. Deve sapere tutto del suo titolare ed essere sempre discreto – a costo di non rivelare nemmeno per chi lavora – e deve essere sempre pronto a tutto. Non è un lavoro per gente ansiosa! In questo l'improvvisazione teatrale che ho fatto per anni mi aiuta, sono abituata a pensare in fretta. Una cosa simpatica: il maggiordomo deve avere una sua dotazione personale di kit di vario genere: cancelleria, cucito, pronto soccorso.

Qual è la cosa del corso che hai trovato più difficile?
L'inglese, che deve essere strettamente polite. Il maggiordomo mai e poi mai direbbe "Okay", ma "Per me è un piacere".

Come pensi di spendere queste nuove competenze che hai acquisito?
Ancora non so. Ho già sostenuto l'esame, ma resta ancora qualche ora per impostare al meglio i nostri curriculum. Il butler può lavorare anche negli hotel o come personal shopper. Certo, qui siamo a un alto livello al quale io non ero abituata, però questo mondo mi è piaciuto e vorrei mettermi alla prova. Beh, a dire la verità, oggi sono stata in un negozio di abbigliamento e mentre aspettavo il mio turno per provarmi un abito ho seguito le prove della ragazza che mi precedeva e ho messo in pratica gli insegnamenti del corso su come vestirsi e… la ragazza ha comprato il doppio di vestiti e nessuno di quelli che aveva scelto all'inizio, la commessa mi ha ringraziato!

Direi che le prospettive sono ottime.
Ti rispondo come il maggiordomo del cartone animato The Black Butler: "Che maggiordomo sarei se non sapessi fare questo?".

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