12 giugno 2014

Quando guardavo SOS Tata

Ho letto un simpatico post sulle cose che si facevano prima di diventare mamma.
Oltre agli aperitivi, al cinema, alle ore piccole, al credere che tutto sarebbe stato meraviglioso, io avevo il tempo per guardare S.O.S Tata, oltre a svariati film tutti interi e serie televisive della durata di svariati anni. E la serata in cui c'era il suddetto programma – in cui le tate vanno in soccorso di genitori disperati – la aspettavo proprio e cercavo di tenere a mente i comportamenti delle tate, soprattutto di tata Lucia che vedevo come la nonna ideale.



Dopodiché sono diventata mamma e il tempo per vedere S.O.S. Tata (e varie altre cose) è semplicemente sparito. Proprio nel momento – pensavo – in cui mi sarebbe servito di più! Ma tant'è, me ne sono fatta una ragione. Poi, qualche mese fa, scopro che il programma non solo è stato duramente criticato, ma che è scesa in campo persino l'Associazione culturale pediatri che ha chiesto al Garante per la protezione dell'infanzia e dell'adolescenza di intervenire contro l'esposizione dei minori nei reality show. La lettera è stata inviata dopo che nella puntata andata in onda su La 7 il 14 settembre del 2013, un bambino di appena dodici mesi veniva ripreso dalle telecamere mentre veniva lasciato piangere da solo nel suo lettino perché si addormentasse; la tata, Lucia, nel frattempo intratteneva in cucina la madre evidentemente angosciata (qui il testo integrale della lettera).

L'Associazione culturale pediatri esprimeva il suo dissenso sui metodi educativi basati sull'estinzione graduale del pianto ed evidenziava come vi sia stata una violazione della dignità non solo del bambino ripreso, ma anche dei bambini che magari a casa hanno visto la trasmissione.

Ora, succede che tata Lucia sarà a Riccione fino al 13 giugno, incontrerà gli ospiti dei Family Hotels e terrà degli incontri dal titolo "Fare i bravi".  Lasciando stare il titolo, che trovo davvero fuori luogo – preferisco dire a un bambino "sii saggio" – penso che mi piacerebbe proprio fare quattro chiacchiere con tata Lucia, conoscere i retroscena della trasmissione. Quanto durano le riprese? Davvero le richieste arrivano dai genitori o sono in qualche modo pilotate? Quanto è stressante per un bambino stare davanti a una telecamera? Cosa c'è di buono secondo lei in questa trasmissione (che, a onor del vero, si è anche aperta alle famiglie allargate)? 

Sempre che i retroscena della trasmissione si possano rivelare e che lei non sia legata a un contratto di ferro…

3 commenti:

  1. si sarebbero delle domande interessanti!!!!
    baci e buon lunedì
    cristina
    http://sofiscloset.blogspot.it

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  2. Da anonimo Caty: Alla fine sei riuscita a incontrare Tata Lucia o a saperne di più sulla trasmissione ? Qui dalle mie parti il partito Anti-Tata Lucia è quello predominante tra ostetriche, psicologhe, psicomotriciste e pediatre. Ovviamente è anche un partito Anti-Estivil. Penso che le due cose siano collegate. In ogni caso avendo letto qualcosa di Tata Lucia posso solo dire che non si approfondisce molto e quindi noi ci siamo votati a Tracy Hogg.... Fammi sapere !

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  3. no, tata Lucia non l'ho incontrata, ma le domande sono aumentate. Voglio dire, in realtà mi sembra un'ottima tata, o dada come si dice in Romagna, con ottime referenze e studi. Forse alcuni metodi un po' strong sono dovuti a esigenze televisive che mirano a ottenere il risultato in poco tempo, se no che trasmissione è! non so, qualcosa in me sta cercando di salvarla…

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