4 agosto 2014

Sapore di mare

In questa strana estate che un giorno sì e un giorno no pare la scena finale di "Sapore di mare", quando in una spiaggia piovosa di fine estate Marina Suma scopre che Gerry Calà l'ha presa in giro, lui una fidanzata già ce l'ha e lei era solo una storiella estiva; ecco, in questa estate, dicevo, io e la mia piccola ce ne stiamo ancora in quel di Lido di Classe, nei lidi ravennati, in compagnia della nonna (mia), che mia mamma è tra i monti della Val Pusteria a mangiare wurstel e bere grappa, che lì fa freddo.



Da una parte c'è la familiarità di luoghi che conosco a benissimo, dall'altra ci sarebbe la voglia di qualcos'altro, perché stessa spiaggia stesso mare va bene, ma ogni tanto ci vorrebbe qualcosa di nuovo. Arriverà, comunque, con la montagna anche per noi. 
Ora, questo ameno luogo di villeggiatura è in pratica la seconda casa dei forlivesi, moltissimi  – come noi – qui hanno la casa, altri fanno su e giù, avanti e indietro come matti, pure più volte al giorno. L'acqua  tutto sommato è bella (scordatevi la Sardegna, eh!), la spiaggia lunghissima e di sabbia fine, per i bambini è il massimo. Il divertimento non è il top ma c'è di peggio, se dopo la giornata al mare con la piccola se ne hanno ancora le forze ci si può spingere in quel di Cervia, che mi piace sempre un gran bel po'.

A volte io anelo a momenti di pace e tranquillità con nessuna musica e sognando solo il rumore delle onde, ma, abitando noi di fronte a un hotel dove alle ore 21 di ogni sera scatta la baby dance, questo non è proprio possibile. E poi non ce n'è, ai bambini piace! E devo dire che gli animatori sono davvero simpatici ed entusiasti, riuscirebbero a far sorridere e ballare persino la persona più scontrosa al ritmo chichichi cococo curucurucu qua qua

Negli anni diverse cose sono cambiate – ristoranti che hanno aperto, altri che hanno chiuso, gestioni che si sono succedute – come i nomi dei bagni: quello dove andiamo noi ne ha già cambiati diversi, ma poi io non mi ricordo e lo chiamo sempre Bagno Katia, come quando c'erano Rino e la Tonina che i clienti li salutavano col sorriso e la spiaggia la pulivano davvero. La rosticceria Anna, poi, è aperta da almeno trent'anni e continua a preparare manicaretti come lasagne, cappelletti e cannelloni, che qui siamo in Romagna e mangiare ci piace. Le Fragole Amare, la discoteca dove vent'anni fa si tirava l'alba, quelle no, non ci sono più, ma del resto i tempi sono cambiati…

Tra l'altro quest'anno è (ri)comparsa una delle mia amiche d'infanzia del mare, con tanto di marito, figlia sgambettante di un anno e nonni solerti a ogni minima mossa della piccola. Ebbene, abbiamo chiacchierato come se non ci vedessimo da due giorni ed è stato bello così e ci siamo trovate d'accordo con Tracy Hogg: non è mica vero che i bambini vanno spannolinati per forza in estate. Sì, perché dopo che me lo sono sentito ripetere per mesi dalle nonne ("Vedrai, al mare sarà facilissimo togliere il pannolo a Bianca") adesso che ci siamo e che io indefessa mi applico da almeno un mese, mi sento dire: "Ma cosa fai, le togli il pannolo? E se poi fa la pipì?!". 

Mi sa che loro intendevano togliere il pannolo solo e soltanto in spiaggia! Facile così, però!

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