22 febbraio 2015

Il (mancato) buon senso dei nonni

Quand'è che i fatidici rimedi della nonna sono diventati anacronistici? Quand'è che i nonni hanno smesso di ragionare e di avere un minimo di senso critico per cadere nelle frasi più banali, trite e ritrite? frasi che ormai hanno metabolizzato senza neanche chiedersi il perché delle cose?
Io ricordo che tempo fa i nonni erano depositari di una saggezza popolare in grado di risolvere ogni situazione, senza ricorrere al medico a ogni starnuto: i nonni avevano la tisana giusta per il raffreddore, sapevano consigliarti il rimedio giusto per la tosse  e cose così. Beh, al momento questa fatidica saggezza popolare la vedo molto scemata, almeno nei nonni di mia figlia latita parecchio.




La piccola ha la tosse e il raffreddore? Oddioooo, "stai ferma che sudi e poi ti torna la tosse". L'amata nipote ha due linee di febbre? Tachipirina, senza neanche pensarci due volte! La mamma osa portare la bimba fuori anche se ci sono due gradi? Ma prenderà freddo! Inutile e frustrante spiegare che lasciare i bimbi correre fino allo sfinimento li aiuterà a smoccolare e che la febbre serve al corpo proprio per difendersi dalle infezioni, così come ben spiegato dalla dottoressa Eck, la quale dispone di una saggezza pratica e teutonica che non sa che farsene dell'ansia.
Porca miseria, ma che ne è stato del buon senso? Il benessere, la televisione e i supermercati pieni devono avere dato al cervello delle generazioni nate dopo la Seconda guerra mondiale. Mi sono sentita consigliare molte più visite dal dottore di quelle che secondo me fossero necessarie, lastre per un piccolo doloretto alla schiena (dovuto con grande probabilità ai troppi salti nel tappeto) e infinite raccomandazioni a non uscire perché non si sa mai.

Ma insomma, nonni! Mettetevi in testa che la madre sono io e non è che godo quando mia figlia sta male. Solo che faccio di tutto per provare a risolvere la situazione in modo naturale, senza affollare inutilmente la sala d'aspetto del dottore. Mi smazzo parecchio con rimedi naturali, cerco di far lavorare il cervello, mi faccio un sacco di domande, chiedo alle altre mamme che hanno la mia stessa linea di pensiero. E sono disposta a mettere la sveglia ogni due ore per controllare se di notte a mia figlia sale la febbre. Nel caso poi tutte le azioni che metto in campo non aiutino, vi assicuro che il "te l'avevo detto io" non  aiuta tanto!

E poi, vogliamo parlare delle infinite schifezze che i nonni propinano ai nipoti? Caramelle, cioccolata, biscotti, tanto per farli contenti! Per non parlare di merendine che hanno visto alla televisione e yogurt finti pieni di zucchero che secondo loro sono tanto buoni. E che cavolo, lo so anch'io che fa piacere regalare un lecca-lecca a un bambino solo per vedere il suo sorriso radioso! 
Sia chiaro nonni, quando vi lascio mia figlia  potete darle quello che vi pare, tanto io non vedo e poi so che lo fareste lo stesso. Però vorrei anche che voi vi ricordaste, ogni tanto, che il mio socio – nonché padre di Bianca – è diabetico e ogni santa volta che mia figlia dovrà fare un esame medico la domanda "ha parenti diabetici?" sarà la prima che le faranno. 
Vi entra in testa? Prometto che un altro giorno scriverò un post in cui osannerò i nonni. Ma oggi no.

3 febbraio 2015

Padre o mammo?

Ormai è normale vederli mentre cambiano i pannolini, alternarsi alla mamma nel dare il biberon e al parco per la passeggiata pomeridiana. Chi sono? Ma i nuovi papà, naturalmente. Se fino a pochi anni fa nella cultura occidentale dominava la retorica della figura dell'assenza paterna, in genere dedita al sostentamento economico della famiglia ma affettivamente lontana, oggi si assiste al riconoscimento di un diritto/dovere degli uomini a prendersi cura dei figli.


La foto postata da Justin Timberlake, in attesa di diventare padre.